Netflix – nexo corporation https://nexocorp.com/it/ Thu, 04 Jul 2019 10:35:47 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.2.20 #EvangelionNetflix: polemiche sull’adattamento italiano, tra localizzazione e traduzione letterale https://nexocorp.com/it/evangelion-netflix-polemica/ https://nexocorp.com/it/evangelion-netflix-polemica/#respond Thu, 04 Jul 2019 09:39:26 +0000 https://nexocorp.com/?p=1411 […]]]>

In questi giorni impazza la bufera, su siti e social dedicati alle serie tv, a seguito della messa online, il 21 giugno 2019 su Netflix, di una nuova edizione di Neon Genesis Evangelion, la serie – creata dal maestro Hideaki Anno nel 1995 e distribuita in Italia nel 1997 – che ha rivoluzionato il modo di fare animazione in Giappone, e non solo.

Motivo? Le scelte di adattamento, a dir poco infelici, che avrebbero privilegiato una traduzione letterale rispetto a un adattamento localizzato dei contenuti.

Risultato: articoli, critiche, commenti e meme che hanno indotto Netflix Italia a rimuovere il doppiaggio italiano, in attesa di una nuova versione.

Il post apparso su Facebook con cui Netflix annuncia la rimozione del doppiaggio


Traduzione letterale vs. Localizzazione

Avevamo parlato in un precedente articolo di come usare male la localizzazione può farvi vivere un brutto film sostenendo, con esempi di adattamento presi dai film Pixar, l’importanza della localizzazione come processo di adattamento culturale di un contenuti al sistema linguistico e culturale del paese di destinazione.

E proprio una mancata, o quantomeno errata, localizzazione ha scatenato la bufera che ha investito Netflix, responsabile di aver commissionato l’adattamento di Neon Genesis Evangelion a Gualtiero Cannarsi, a sua volta ritenuto responsabile:

  • da un lato di aver fatto delle scelte di adattamento non fedeli alle precedenti edizioni della serie: è il caso, ad esempio, della parola Shito, che significa sia Apostoli che Angeli. In precedenza era stata tradotta con Angeli mentre in questa edizione la scelta è caduta su Apostoli (qui trovate un lungo approfondimento sul tema: http://distopia.altervista.org/evangelion
  • e dall’altro lato, di aver privilegiato una traduzione forse più fedele al giapponese dal punto di vista letterale ma sicuramente meno efficace e pertinente in termini di localizzazione, rendendo di fatto incomprensibili molti dialoghi (come nell’immagine di apertura dell’articolo).

L’effetto di queste scelte è stato quello di provocare nel pubblico prima disorientamento, poi ilarità, sarcasmo e infine accese polemiche.

Ad essere compromessa è stata infatti la sospensione dell’incredulità, presupposto su cui si basa la fruizione di un’opera di finzione, a maggior ragione nel caso di Neon Genesis Evangelion, a cavallo tra il genere fantascientifico e robotico (definito anche mecha).

L’espressione, coniata nel 1817 dallo scrittore Samuel Taylor Coleridge fa riferimento al patto tra lettore e scrittore in cui il primo si impegna a mettere a tacere il proprio senso critico per poter credere a ciò che sta leggendo (o, al giorno d’oggi, vedendo) e godersi una storia di finzione.

Tradire per essere fedeli

Tradurre, come abbiamo già detto, è tradire perché la traduzione deve essere fedele allo spirito dell’opera affinché sia comprensibile nella cultura di destinazione, altrimenti tanto vale affidarsi a Google Translate.

Dal nostro punto di vista qualunque sia la tipologia di traduzione da fare: che si tratti di un film, un libro, uno slogan pubblicitario, o un testo descrittivo, ciò che è fondamentale è la conoscenza sia della cultura di partenza (ovvero quella in cui il testo è stato prodotto) che di quella di arrivo, ossia quella del paese in cui il prodotto dovrà essere distribuito.

Il caso di Neon Genesis Evangelion in questo è eclatante ed è per noi di Nexo il miglior modo di spiegare perché i servizi di localizzazione sono fondamentali per la (buona) accoglienza di un prodotto da parte del pubblico.


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