toscana – nexo corporation https://nexocorp.com/it/ Tue, 17 May 2016 23:00:00 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.2.20 ITALIAN EXPORT TOUR:TOSCANA https://nexocorp.com/it/italian-export-tour-toscana/ https://nexocorp.com/it/italian-export-tour-toscana/#respond Tue, 17 May 2016 23:00:00 +0000 https://nexocorp.com/italian-export-tour-toscana/ Negli ultimi anni in Italia sono aumentate le esportazioni, dando all'economia un contributo importante. Prendendo in esame l'anno 2014/2015, il dato nazionale è del +3,8%.
Anche la Toscana ha registrato un trend positivo nel 2015: +3,2%. Resta, tuttavia, invariata l'incidenza dell'export toscano sul totale delle esportazioni nazionali: 8%.
La regione ha visto un aumento dei volumi di prodotti venduti all'estero, passando dai 32.020 milioni di euro del 2014 ai 33.057 milioni di euro del 2015.
Il 2014, rispetto al 2013 aveva segnato un aumento delle esportazioni pari al 1,6%. I dati indicano come l'ultimo anno abbia visto l'export toscano avere un netto rialzo, raddoppiando l'incremento rispetto all'anno precedente. Un segno decisamente positivo, se si tiene conto di un'economia interna ancora in leggera flessione e alle importazioni che sono cresciute dello 0,5%.
Il bilancio tra import ed export è nettamente favorevole per la Toscana. È bene precisare il contesto all'interno del quale ci si muove, perché a favorire il commercio con l'estero e quindi i rapporti con aziende di altri Paesi, concorrono anche i contributi regionali destinati alle aziende che commerciano oltre confine. Dal sostegno alle aziende che partecipanto alle fiere in altri Stati ai fondi destinati alle start up che internazionalizzano. Sono indubbiamente incentivi utili a stimolare le imprese ad esplorare mercati esteri. Un altro motivo per cui le aziende cercano clienti fuori dall'Italia è fornito dall'economia locale, che versa in uno stato di salute ancora precario. La Toscana è inoltre tra le prime dieci regioni europee per investimenti stranieri attratti, decisamente in controtendenza rispetto all'Italia. Ciò incrementa anche le opportunità di contatto tra imprese toscane ed estere. Le esportazioni toscane riguardano principalmente settori di eccellenza. Tra questi la farmaceutica, che nell'utlimo anno ha venduto all'estero per un miliardo di euro. L'economia toscana è molto vivace e negli anni le esportazioni hanno preso piede, diventano una parte importante per le imprese della regione. All'estero la Toscana è molto considerato, anche perché le aziende hanno utilizzato la definizione "Made in Tuscany", tanto da farlo sembrare agli stranieri un vero e proprio marchio. Le merci toscane che varcano i confini nazionali sono diverse, dalla carta ecocompatibile ai prodotti per la nautica, passando per marmi, gioielli e cuoio, pregiato per la lavorazione. I prodotti che riscuotono maggiore successo, tuttavia, sono quelli che arrivano dal settore agroalimentare. Ovunque nel mondo il cibo toscano piace.
I mercati che importano maggiormente le merci della Toscana sono Francia, Germania, Regno Unito e Svizzera, ma sempre più si aprono Cina, in particolare Hong Kong, dove sono rimasti gli elevati standard del dominio inglese, Turchia e Russia, in cui il Made in Tuscany è molto apprezzato e ricercato. Il comparto enogastronomico evidenzia una crescita costante della produttività e degli introiti.
I bilanci che crescono maggiormente sono quelli delle imprese che hanno deciso di sfidare i mercati di luoghi noti ed anche di luoghi poco conosciuti, dedicando i propri sforzi all'esportazione. Sebbene in misura minore l'Arabia si è affacciata sulla Toscana, acquistando olio e vino. Il Chianti, che non ha certo bisogno di essere presentato, è tra i vini più esportati d'Italia, ma ciò anche grazie ad investimenti mirati sul marketing, per combattere la concorrenza sleale delle imitazioni.
Il collocamento delle risorse sulla pubblicità all'estero, ha dato buoni frutti, con un aumento evidente delle vendite. Il Chianti vegan, ad esempio, è un nuovo prodotto, concepito a Siena, che ha letteralmente conquistato il mercato statunitense, segnando un +60% dell'export nel Paese a stelle e strisce. Si tratta di un vino creato con tecniche innovative, non solo nella produzione della bevanda, ma anche nella coltivazione dell'uva. Questo esempio spiega molto bene la tipologia di esportazioni che consente alla Toscana di rilevare ottime prestazioni del proprio commercio con l'estero.
Sono infatti le unicità ed i prodotti di pregio che caratterizzano le vendite oltre confine. Il vino è uno dei prodotti principe delle esportazioni e regala successi a chi lo produce e commercializza. Il dato dell'export del vino per il 2015 è pari al +22% rispetto all'anno precedente. Giusto per fare un confronto il dato della media italiana è del 5,4%.
Deriva dalla tradizione locale, che è la carta vincente, e nel mondo globale fa la differenza. Il gusto del mediterraneo, nelle sue diverse declinazioni, è il leitmotiv delle esportazioni, che portano l'enogastronomia al primo posto nella classifica delle merci toscane che raggiungono terre straniere. Tra le province che si distinguono per le esportazioni, la regina è Lucca, con un incremento del 2,7%, sfiorando i 4 miliardi di euro di fatturato con l'estero, sui 33 miliardi della regione. Del resto per Lucca non è una novità , negli ultimi anni si è distinta e, confrontando il periodo precedente alla crisi con quello attuale, si evince che l'export provinciale ha guadagnato 26 punti percentuali.
Lucca spicca nella vendita di carta-cartotecnica, con un +14% pari a 954 milioni di euro, e di prodotti per la nautica, con un +19% pari a 652 milioni di euro.
L'agroalimentare provinciale si attesta al +19%, mentre il lapideo arriva ad un +14%. Buone prestazioni anche per il settore dei macchinari industriali che segna un +18%. La moda resta stabile con un leggerissimo aumento dello 0,4%. Solitamente i dati generali si fanno facendo una media tra i diversi settori, ottenendo così numeri più bassi, ma tra il 2014 ed il 2015 ogni comparto ha avuto ottime performance, con il risultato di un segno positivo su tutta la linea, dando un contributo importante all'economia toscana. L'apprezzamento del dollaro ha favorito quei settori che commerciano maggiormente con gli USA e con il Medio Oriente, come ad esempio la nautica ed il lapideo. Al tempo stesso ciò ha causato un aggravio per le spese necessarie per l'acquisto di materie prime nel comparto cartario, che ha comunque ben parato il colpo. Quasi un miliardo di euro di esportazioni per la carta.
Buoni anche i risultati per l'export 2015 per altre province toscane: Grosseto si attesta al +9,5%, ovvero a 320 milioni di euro, in coda alla lista delle province per dimensione del fatturato Firenze registra il +7,2% con 10,7 miliardi di euro, il valore numericamente più alto Prato con i suoi 2,4 miliardi di euro, di cui quasi due derivanti dal settore tessile-moda, si piazza al quarto posto della classifica con un +5,4%, per la maggior parte ottenuto nell'ultima parte del 2015. Ogni provincia è caratterizzata da un settore, ciascuno dei quali registra un aumento delle esportazioni, affermando così le proprie eccellenze. Un dato incoraggiante per il made in Italy, oltre che per il made in Tuscany. La formula dei distretti industriali funziona bene ed aiuta l'economia, che continua a far primeggiare la Toscana.

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