lavorare con israele – nexo corporation https://nexocorp.com/it/ Tue, 29 Mar 2016 23:00:00 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.2.20 Internazionalizzare significa conoscere – Parte 3 https://nexocorp.com/it/internazionalizzare-significa-conoscere-parte-3/ https://nexocorp.com/it/internazionalizzare-significa-conoscere-parte-3/#respond Tue, 29 Mar 2016 23:00:00 +0000 https://nexocorp.com/internazionalizzare-significa-conoscere-parte-3/ Immaginando che la destinazione del processo di internazionalizzazione sia Israele, è possibile impostare un proficuo rapporto d'affari non sapendo come comportarsi il sabato, non aver mai fatto il bagno nel Mar Morto o ostinarsi a chiamare "Muro del Pianto" il Muro Occidentale o Kotel, come adorano che si chiami in ebraico?

Se si ha un pizzico di voglia tutto è più facile perché dappertutto si trovano italiani, anche in posizioni importanti. E' di origini italiane l'ex vicesindaco di Gerusalemme, l'autore del Piano Regolatore. Di origini milanesi è il Responsabile del Controllo Qualità della GDO e potremmo citarne davvero tanti altri.

Visitare un paese deve restare però un occasione di svago e il vero svago, parafrasando un proverbio israeliano, si ha versando acqua fresca in una bottiglia che ne aveva di vecchia. Israele si presta alla perfezione permettendo di immergersi in uno scenario sempre diverso e inaspettato. Significa scovare nella Sinagoga di un ospedale di Gerusalemme 12 magnifiche vetrate donate da Chagall o perdersi tra i resti della città crociata di Akko come ha diligentemente inserito nei suoi programmi il Tour Operator Viaggi Veri (www.viaggiveri.com)

Tutti parlano l'inglese oltre che l'ebraico e, quasi tutti, parlano arabo ma è decisamente curioso passeggiare per una qualsiasi strada di Israele quando ci sono i campionati mondiali di calcio perché al segnare di un goal, di qualsiasi squadra di qualsiasi paese, c'è sempre un capannello di gente che esulta rendendo visibile e plastico il fatto che ci sono tante etnie diverse in quanto la popolazione proviene da paesi in cui si parlavano ben 104 lingue diverse. E' un crogiuolo in cui è possibile trovare una miriade di start up e i templi con i resti archeologici di tutte le religioni; andare a sciare la mattina ed essere al mare il pomeriggio; un suk che raccoglie l'artigianato di tre diverse culture e il mercatino delle pulci aperto anche di notte; il bar più lungo del mondo – 1 km – e la città più in basso nel mondo, rispetto al livello del mare … Non a caso l'Onu con la Human Development Index ha posizionato Israele nella Top20 dei migliori paesi al mondo in cui vivere. La classifica ha tenuto conto del livello dell'educazione accessibile a tutti, l'ambiente sicuro, quasi inesistente disoccupazione, l'alto tasso di natalità, la forte aspettativa di vita (82 anni), la mancanza di corruzione, la sicurezza sociale, la salute, il livello del PIL e la percezione della felicità da parte della popolazione. Tutte condizioni che rendono ottimale l'ambiente lavorativo e gli eventuali investimenti in un tessuto in cui il sistema bancario è solidissimo e particolarmente dinamico.

Dopo l'esperienza di un viaggio in cui si è unito l'utile al dilettevole si avranno le sensazioni che non sono nei tabulati e si saprà operare le scelte migliori con la consapevolezza che il paese che ci aspetta è il terreno giusto per realizzare il progetto imprenditoriale e in cui sarà anche piacevole vivere dopo le angustie del lavoro. Certamente avrete di che raccontare e il trasferimento all'estero di un dirigente che poteva sembrare una punizione, dopo i racconti dal vivo, sarà percepito come  un premio.

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