dati export veneto – nexo corporation https://nexocorp.com/it/ Tue, 18 Oct 2016 23:00:00 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.2.20 Italian Export Tour: Veneto https://nexocorp.com/it/italian-export-tour-veneto/ https://nexocorp.com/it/italian-export-tour-veneto/#respond Tue, 18 Oct 2016 23:00:00 +0000 https://nexocorp.com/italian-export-tour-veneto/ Il Veneto è da sempre una regione di grandi contraddizioni, che nel corso della storia ha alternato zone poverissime e dal profondo stile di vita rurale a zone estremamente ricche e progredite sia dal punto di vista agricolo che da quello industriale e culturale.

In ogni caso, nella storia dell'Italia unita, il Veneto si è sempre contraddistinto come una delle regioni di eccellenza produttiva, portando avanti alcuni settori di produzione unici nel loro genere.

Per quanto riguarda i dati del solo anno 2015, sappiamo che il Veneto è stata la seconda regione italiana in assoluto a far valere le proprie esportazioni in campo internazionale, con un aumento del tasso di export pari a 5,3 punti percentuali.

Secondo il Corriere del Veneto, questa regione nel solo primo trimestre del'anno 2015 ha aumentato il fatturato di più di 40 punti percentuali, riuscendo a capitalizzare la cifra di circa 85,2 milioni di euro. Quest'ondata positiva avrebbe interessato non solo il territorio veneto, ma tutto il Nordest in generale, zona in forte ripresa dove è largamente percepibile la voglia di rinascita a seguito della profonda crisi economica iniziata nel 2008.

Quali settori esportano di più e dove?

Dai dati di Venetoeconomia risulta, inoltre, che la regione abbia fatturato, nei 12 mesi solari del 2015, più di 57 miliardi di euro di esportazioni, pari a quasi il 14% del totale delle esportazioni italiane all'estero.

I settori sicuramente più forti dal punto di vista delle esportazioni sono stati quello della meccanica ed ovviamente l'agroalimentare, anche se anche la moda e l'artigianato prezioso, specie quello dei gioielli, si sono posizionati al secondo posto.
Proprio sulla moda e sull'artigianato, ancora secondo il Corriere del Veneto, ci sono alcuni distretti che vanno segnalati per la loro produttività e capacità di imporsi sul mercato internazionale. Tra di essi si sono notate indubbiamente le industrie tessili del trevigiano, da sempre simbolo di qualità made in Italy


Una menzione d'onore a parte la merita il settore vitivinicolo, che da sempre è abbinato al nome del Veneto in un binomio inscindibile di tradizione e qualità italiane. 

Negli ultimi giorni del mese di dicembre 2015, ad anno solare ormai concluso, il sito ufficiale della Regione Veneto ha pubblicato un comunicato per fare il punto della situazione riguardo alle esportazioni vitivinicole. Queste hanno fatto sì che il Veneto abbia collezionato un incremento del 10% delle esportazioni rispetto al precedente anno solare, e che abbia conseguentemente dato un distacco non indifferente ad altre regioni leader nelle esportazioni del vino, come la Toscana e il Piemonte.

Quali sono i paesi europei ed extraeuropei obiettivo delle esportazioni venete?

Rimanendo ancora per un attimo nel settore vitivinicolo, la stragrande maggioranza di vini e di bollicine veneti volano verso le terre teutoniche: la Germania è, infatti, il primo paese europeo ad importare vini veneti, producendo un conseguente movimento di capitali pari a quasi 330 miliardi di euro.

Seguono a ruota gli Stati Uniti e il Regno Unito, quest'ultimo in particolare in materia di prosecco (molto amato dal popolo evidentemente non solo cultore del tè delle cinque), che permettono al Veneto di fatturare poco meno di 300 miliardi di euro ciascuno.

Anche se quasi il 60% delle esportazioni venete non si allontana mai dal Vecchio Continente, alcuni mercati sono in crescita a ritmo sostenuto. Gli Stati Uniti, ad esempio (ancora secondo i dati di Venetoeconomia) importano per il 9% merci venete, legate soprattutto al settore tessile e della moda, oltre che al già citato vino.

Anche l'America Latina cerca di imporsi, con importazioni nel settore agroalimentare e meccanico; questi ultimi si stanno aprendo anche a mercati asiatici di un certo spessore, come quelli dei Paesi arabi o dell'India.

Nel 2015, tuttavia, qualche problema lo hanno creato alcuni colossi internazionali che di solito sono punti di riferimento per l'export italiano in generale e veneto in particolare, ovvero la Russia e la Cina: in queste due macro potenze, infatti, c'è stata una sincronizzata crisi del mercato, che ha portato ad un innalzamento dei dazi di frontiera e ad un atteggiamento parzialmente protezionistico. In questo modo, quindi, l'export veneto non ha potuto esprimersi al meglio nell'anno 2015, anche se si spera in una ripresa per un più roseo 2016.

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