dati export umbria – nexo corporation https://nexocorp.com/it/ Tue, 07 Mar 2017 23:00:00 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.2.20 Report di Febbraio: Export Perugia verso il Belgio https://nexocorp.com/it/report-di-febbraio-export-perugia-verso-il-belgio/ https://nexocorp.com/it/report-di-febbraio-export-perugia-verso-il-belgio/#respond Tue, 07 Mar 2017 23:00:00 +0000 https://nexocorp.com/report-di-febbraio-export-perugia-verso-il-belgio/ EXPORT ALIMENTARE IN BELGIO: PERUGIA LEADER IN ITALIA

Perugia sale sul primo gradino del podio delle province italiane, superando Caserta e Pistoia, in merito all'esportazione di cereali ed ortaggi verso il Belgio: ad affermarlo, sono gli studi compiuti dall'ufficio di StudiaBo, specializzato nell'analisi dell'evoluzione dei fenomeni della globalizzazione e nella creazione per le imprese italiane di progetti e strategie di innovazione.

Secondo tali studi, la provincia di Perugia ha quasi triplicato dal 2008 al 2015 il suo fatturato derivante dall'esportazione di ortaggi e cereali in Belgio, passando da circa 18,8 a 48,4 milioni di euro. 

A livello di occupazione nel suddetto settore, invece, la Perugia occupa solo la sessantaquattresima posizione tra le province italiane (sul podio troviamo, in ordine dalla prima alla terza, Vibo Valentia, Lecco, e Potenza).



NON SOLO CEREALI ED ORTAGGI: TUTTI GLI ALTRI PRODOTTI 

I cereali e gli ortaggi, tuttavia non sono gli unici prodotti esportati in Belgio dalla provincia di Perugia, attiva anche nell'esportazione di prodotti legati al mercato dell'olio e grassi (con una quota pari al 7,1% dell'export totale del settore alimentare) e dei dolciumi, dei piatti pronti e dei condimenti (per i quali, la quota sul totale delle esportazioni di alimentari è del 6,5%).

Il settore dei cereali, comunque, è quello preponderante: la quota sul totale delle esportazioni di prodotti alimentari dalla provincia di Perugia, infatti, è del 76,2%.



I PRINCIPALI DESTINATARI DELL'EXPORT ALIMENTARE DA PERUGIA

Secondo StudiaBo, il Belgio rappresenta la destinazione principale delle esportazioni di cereali ed ortaggi effettuate dalla provincia di Perugia, con una percentuale pari al 41,1%. Al secondo gradino del podio troviamo l'Olanda, che riceve il 16% degli ortaggi e dei cereali esportati da Perugia, ed infine al terzo posto si colloca la Germania, con una percentuale pari al 9,2%.



DAL 2014 AL 2016: I RISULTATI DELL'EXPORT IN BELGIO

Considerando solamente il principale destinatario dell'export alimentare della provincia di Perugia (il Belgio), possiamo notare, basandoci su analisi trimestrali, le seguenti variazioni dal 2014 al 2016:

– la competitività del mercato di destinazione è aumentata fino a raggiungere il livello 135, considerando un indice pari a 100 dell'anno 2012;

– le quote di esportazione di cereali hanno avuto picchi molto alti sia nel secondo trimestre del 2015 che in quello del 2016, dove hanno raggiunto un valore approssimativo di 500, mentre nel secondo trimestre del 2014 l'indice di competitività era di poco inferiore a 300;

– le diminuzioni più drastiche delle esportazioni si riscontrano nel quarto trimestre del 2014, in cui le esportazioni di cereali in Belgio sono diminuite di oltre il 60% rispetto al terzo trimestre, e nel terzo trimestre del 2015, in cui si registra un calo dell'export di oltre il 70% rispetto al trimestre precedente;

– come risultato sul mercato di destinazione, raffrontando la quota delle esportazioni di cereali ed ortaggi in Belgio, registriamo un valore tendenziale (definendo il valore tendenziale la variazione in termini percentuali nello stesso periodo dell'anno precedente) tra il terzo trimestre del 2015 e del 2016 pari a +32%. 

Possiamo affermare quindi, che l'aumento della competitività del mercato belga ha portato anche all'aumento dell'export di cereali ed ortaggi nell'ultimo trimestre preso in considerazione (terzo trimestre 2016), raffrontato allo stesso trimestre dell'anno precedente.



L'EXPORT DELLA PROVINCIA DI PERUGIA NEL MONDO

Considerando le esportazioni cumulate nei primi tre trimestri disponibili degli anni 2015 e 2016 possiamo notare che:

– tra il primo trimestre 2015 ed il primo trimestre 2016 riscontriamo una variazione positiva pari a +27,7 punti percentuali, per un fatturato che passa da 39 milioni di euro nel primo trimestre 2015 a 49,8 milioni nel primo trimestre 2016;

– tra il secondo trimestre 2015 ed il secondo trimestre del 2016, invece, riscontriamo una variazione tendenziale negativa pari a -0,4 punti percentuali: il fatturato, infatti, diminuisce di 0,2 milioni di euro (da 52,2 a 52);

– tra il terzo trimestre 2015 e il terzo trimestre del 2016 registriamo nuovamente una variazione tendenziale positiva pari al 13,4%: si passa infatti da un fatturato di 48,2 milioni di euro ad un fatturato di 54,6 milioni di euro. 

Considerando invece le esportazioni accumulate annualmente, possiamo riscontrare:

– una variazione tendenziale positiva del 24,1% tra il primo trimestre 2015 ed il primo trimestre 2016;

– una variazione tendenziale positiva del 9,4% tra il secondo trimestre 2015 ed il secondo trimestre 2016;

– infine, tra il terzo trimestre 2015 ed il terzo trimestre 2016, una variazione positiva pari a 13,4 punti percentuali.

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Italian Export Tour: Umbria https://nexocorp.com/it/italian-export-tour-umbria/ https://nexocorp.com/it/italian-export-tour-umbria/#respond Tue, 08 Mar 2016 23:00:00 +0000 https://nexocorp.com/italian-export-tour-umbria/ Il 2014 ha registrato un calo delle esportazioni per il comparto Umbro rispetto al biennio precedente, in particolare il settore dei metalli e dei prodotti in metallo ha segnato un – 23%.

Nell’ultimo biennio, l’intero indotto ha registrato un – 40% dovuto, oltre che dalla crisi, dalla “tensione” che ha interessato le acciaierie di Terni.

Al netto dei metalli, tra il 2013 e il 2014, vi è stata una leggera flessione, contribuita dal calo delle vendite di articoli farmaceutici -8,9%, prodotti in gomma e plastica -8,7% e dell’agroalimentare -1,5%, settore, quest’ultimo, fortemente dinamico che però ha visto nel tabacco un notevole calo per l’export. Dati incoraggianti, invece, per il 2014 è stata la crescita delle esportazioni di manufatti del tessile e abbigliamento + 4,5%, di macchinari +1,6% e di mezzi di trasporto +3,5%, spinti dall’andamento positivo della domanda nei comparti dell’automotive e dell’aeronautica.

Secondo l’Istat, i paesi in cui l’Umbria ha esportato il numero maggiore di merci nel 2014 sono stati nell’ordine: Germania, Francia, Stati Uniti, Regno Unito e Belgio. A seguire Spagna, Paesi Bassi, Svizzera, Cina e Austria.

Nell’interscambio commerciale da e per l’Umbria invece, in ordine d’importanza sono stati: Germania, Francia, Stati Uniti, Spagna e Paesi Bassi. Le importazioni, infine, nello stesso periodo, hanno visto in testa la Germania, seguita da Spagna, Paesi Bassi, Francia, Cina, Belgio, Brasile, Grecia, Regno Unito e Stati Uniti.

In zona extra-UE è l’area asiatica che ha registrato un + 10,2% soprattutto per l’export di prodotti di lusso del tessile e abbigliamento verso la Corea del Sud e Hong Kong. Invece le flessioni più marcate, in particolare per il settore metallo, hanno riguardato il Messico e gli Stati Uniti, mercati di destinazione delle produzioni straordinarie d’acciaio.

Europa a parte, i primi 10 paesi extra Ue destinatari di merci umbre risultano nell’ordine: Stati Uniti, Svizzera, Giappone, Russia, Cina, Canada, Hong Kong, Australia, Corea e Emirati Arabi Uniti.

In termini numerici sono poco più di 1.000 le imprese umbre che hanno portato a termine attività di export verso i paesi extra-europei. Oltre la metà opera nel settore manifatturiero che registra la più elevata quota di operazioni verso l’estero, quasi l’80%. Distaccato il settore agricolo, con 108 imprese, pari al 9,2% del totale e con una quota del 2,4% delle operazioni, raddoppiate rispetto al triennio precedente e se paragonate all’Italia centrale (Toscana, Lazio e Marche) la Regione Umbria detiene una quota di mercato pari al 20%.

Seguono, con quote nettamente più basse gli altri settori di attività.

Infine sono i servizi web, in particolare informazione e comunicazione ove la quota delle esportazioni è triplicata rispetto al dato italiano e dove rispetto alle altre regioni dell’Italia centrale, l’Umbria è passata dall’1,6% del 2007 all’11,4% del 2013. Il settore comprende un ambito molto ampio di attività, dall’editoria elettronica alle edizioni di software, dalla produzione cinematografica a quella televisiva, fino all’elaborazione dati, all’hosting e ai portali web.

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